Honda CRF450R 2019

2019 CRF450R

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La CRF450R vanta un ulteriore aumento della potenza e della coppia massima su tutto il regime di erogazione. Tra le novità assolute il Launch Control HRC e un nuovo manubrio Renthal Fatbar, mentre una serie di elementi migliorati ne amplificano la resistenza all’uso più intenso, anche agonistico. Infine, telaio e ciclistica si avvalgono di un set-up delle sospensioni perfezionato e di una riduzione di peso attingendo a numerosi componenti di dettaglio.

Sommario:

1. Introduzione

2. Panoramica del modello

3. Caratteristiche principali

4. Specifiche tecniche

1. Introduzione

Fin dalla sua introduzione nel 2002 la Honda CRF450R ha coniugato la fruibilità della potenza al massimo controllo, definendo il concetto di “equilibrio” dal punto di vista del pilota. Permettendo sia ai professionisti che agli amatori di trarre contemporaneamente il meglio da sé e dalla moto, si è imposta come modello di riferimento per affidabilità, prestazioni globali e qualità costruttiva.

Oggetto di un’evoluzione continua, frutto del costante impegno nelle competizioni mondiali ai massimi livelli, la CRF450R è stata quasi completamente riprogettata nel 2017, sfoggiando un motore più potente, un telaio riprogettato e una ciclistica ridisegnata che hanno determinato un’aderenza e una trazione da riferimento.

Il totale rinnovamento le donava anche un look immediatamente riconoscibile e, una volta in pista, anche feeling e performance si sono rivelate sensazionali. L’anno successivo, con una così eccezionale base tecnica, per il model year 2018 è stata sufficiente l’adozione dell’avviamento elettrico di serie (optional sulla 2017) con una leggera batteria agli ioni di litio.

La ricerca dell’eccellenza, si sa, nelle competizioni non conosce sosta, e così per la nuova CRF450R 2019, direttamente dall’esperienza del team ufficiale HRC del Mondiale, arrivano ulteriori migliorie, per far sì che la CRF450R resti il riferimento per i piloti professionisti e amatori.

2. Panoramica del modello

La capacità di scattare per primi dal cancelletto e segnare tempi strabilianti sul giro è stato l’aspetto più importante negli due anni di storia di questo modello. Eppure, per la nuova CRF450R 2019, le prestazioni aumentano ancora, con molta più potenza e coppia, grazie alla messa a punto di testata, aspirazione e scarico di derivazione ufficiale HRC, senza tuttavia sacrificare la trattabilità e la trazione ai regimi bassi e medi.

È stato adottato il Launch Control HRC, che può funzionare secondo tre modalità, per far sì che qualunque pilota, dal principiante all’esperto, possa scattare sempre per primo dal cancelletto.

C’è poi ora un sensore di cambio marcia che consente alla centralina di attuare mappe di accensione specifiche per ogni rapporto, mentre l’impianto di alimentazione PGM-FI è stato impostato per iniettare il carburante due volte per ciclo. Inoltre, la pompa dell’olio ha una capacità maggiorata e la frizione ha un attuatore e un piatto spingidisco riprogettati.

Il telaio a doppio trave in alluminio è rimasto sostanzialmente immutato, ma è più leggero, come anche il forcellone. Una nuova pinza freno anteriore riduce ulteriormente il peso.

La forcella Showa da 49mm presenta aggiornamenti per quanto riguarda l’olio e le impostazioni delle molle e dello smorzamento idraulico, mentre per l’ammortizzatore i progettisti sono intervenuti con un processo definito “Super Finish” e la revisione del rapporto del leveraggio Pro-Link.

Il nuovo manubrio biconico Renthal Fatbar è regolabile su quattro posizioni avanti/indietro, su/giù.

3. Caratteristiche principali

3.1 Motore

2,5 CV di potenza e 2 Nm di coppia in più, con erogazione nettamente migliorata a partire dai 3.000 giri/min
Testa, aspirazione e scarico rivisti, mappe di accensione perfezionate
Launch Control HRC con 3 modalità per istantanei scatti da fermo
Affidabilità aumentata grazie al pistone con 5 getti d’olio e pompa di recupero dell’olio di maggiore capacità

Benché l’architettura del motore Unicam a quattro valvole da 449 cc sia rimasta sostanzialmente immutata, numerose modifiche nei dettagli assicurano l’aumento di potenza e coppia.

Il picco di potenza, benché significativo e pari a +2,5 CV (+1,8 kW) a 9.500 giri/min con un +2 Nm di coppia 7.500 giri/min, non è stato raggiunto a scapito delle prestazioni ai regimi bassi: le curve di coppia e di potenza del motore 2019 a partire dai 3.000 giri/min sono di gran lunga superiori a quelle del design precedente, con un allungo da curva a curva a sua volta migliorato.

Invariata la misura di alesaggio e corsa, pari 96 x 62,1 mm, con rapporto di compressione di 13.5:1. Lo squish della camera di combustione è stato rivisto, così come il profilo del mantello del pistone, delle fasce elastiche e della biella; i carter motore destro e sinistro, sono stati modificati in funzione di un miglioramento della resistenza rispetto al peso.

La nuova base del filtro aria ha una superficie più che raddoppiata rispetto al precedente elemento e il flusso d’aria che fluisce attraverso di essa risulta quindi maggiore; se ne avvantaggia l’impianto di alimentazione PGM-FI che può così iniettare il carburante due volte per ciclo.

Un sensore di posizione del cambio permette l’uso di tre mappe di accensione specifiche per 1a-2a, 3a- 4a, e 5a.

Novità anche per l’impianto di scarico, che ora utilizza collettori di diametro maggiore e diversificato dove si divide verso i due silenziatori: 35 mm di diametro a destra e 42 mm a sinistra (mentre prima erano entrambi di 31,8 mm).

La lunghezza totale dello scarico, dalla testa al fondello, è stata aumentata di 187 mm sul lato sinistro e di 98 mm sul lato destro.

A fronte dell’incremento di prestazioni, l’adeguamento dell’affidabilità è stato ottenuto con un nuovo getto d’olio del pistone a 5 fori (al posto del precedente a 4 fori) e con la pompa di recupero dell’olio dotata di due rotori da 12mm al posto del rotore singolo da 16 mm, con lo scopo di aumentarne la capacità.

L’attuatore e il piatto spingidisco della frizione sono stati riprogettati per una maggiore resistenza alle sollecitazioni. La trasmissione finale prevede pignone da 13 denti e una corona ridisegnata e alleggerita da 49 denti.

I comandi e le indicazioni a disposizione del pilota sono razionalizzati e posizionati insieme sul lato sinistro del manubrio: pulsante di spegnimento del motore, spia EFI, pulsante di selezione della modalità EMSB con spia LED.

L’introduzione del Launch Control HRC, novità del modello 2019, offre al pilota la migliore opzione per uno scatto da fermo istantaneo. Consente di scegliere tra 3 modalità:

Livello 3: 8.250 giri/min, fondo fangoso / principiante;

Livello 2: 8.500 giri/min, fondo asciutto / amatore;

Livello 1: 9.500 giri/min, fondo asciutto / pilota esperto.

L’attivazione del Launch Control HRC è semplice: occorre tirare la frizione e premere il pulsante di avviamento; il LED lampeggia una volta per indicare la selezione del Livello 1; premendo nuovamente il pulsante di avviamento per almeno mezzo secondo il LED lampeggia due volte per indicare il Livello 2; ripetendo la procedura il LED lampeggia 3 volte a indicare che è stato selezionato il Livello 3.

Confermato per il 2019 anche il sistema di selezione mappe motore Honda EMSB (Engine Mode Select Button) che consente al pilota di adattare in modo istantaneo le caratteristiche di erogazione del motore alle condizioni del tracciato. A moto ferma, al regime di minimo, una semplice pressione del pulsante per poco meno di un secondo permette di selezionare la mappa motore in sequenza crescente. Premendo invece rapidamente il pulsante, il LED integrato segnala la mappa in uso con un numero corrispondente di lampeggi (1 lampeggio per modalità 1, ecc.). E ad ogni selezione di un’altra mappa, la nuova scelta è sempre confermata al pilota con il corrispondente numero di lampeggi.

La mappa 1 utilizza la combinazione standard degli intervalli di accensione e iniezione per offrire un’erogazione bilanciata di potenza e coppia. La mappa 2 è di natura più mite, offrendo una risposta dell’acceleratore facile da gestire, adatta ai fondi a bassa aderenza. La mappa 3 è la più sportiva, con una combinazione di potenza e coppia sempre reattiva e aggressiva. Mentre la mappa 1 è standard e non modificabile, le mappe 2 e 3 possono essere ulteriormente personalizzate con l’hardware e il software di mappatura del noto “setting tool HRC”.

3.2 Telaio

Circa 1 kg di peso in meno, telaio e forcellone alleggeriti
Nuove impostazioni per la forcella Showa da 49 mm e l’ammortizzatore
Pedane e pinza freno anteriore riprogettati
Manubrio Renthal Fatbar regolabile in avanti/’indietro, alto/basso

L’obiettivo della settima generazione del telaio doppio trave in alluminio della CRF, che ha debuttato sul modello 2017, era chiaro: migliorare la velocità in curva, la stabilità e la direzionalità sull’anteriore, la trazione al posteriore, offrendo al tempo stesso livelli elevati di confidenza e prevedibilità delle reazioni.

E se l’attenzione del modello 2019 ruota intorno all’aumento della potenza (e del suo controllo), il telaio della nuova CRF450R è migliorato di pari passo, con un equilibrio, un’agilità nelle svolte e un’aderenza in curva persino migliori. Il peso totale è stato ridotto di 0,9 kg (il peso con il pieno è ora di 112,3 kg), mentre l’azione delle sospensioni ha ricevuto una nuova messa a punto sia sull’anteriore che sul posteriore. L’inclinazione del cannotto di sterzo e l’avancorsa sono invariati, impostati a 27,4°/116 mm con interasse di 1.482 mm.

Il design rastremato del telaio a doppio trave è stato e alleggerito attorno alle piastre del perno del forcellone. Anche il forcellone è stato sapientemente rimodellato, è più leggero e presenta una riduzione della rigidità per migliorare trazione e sensibilità.

Anche la rigidità dei supporti fissati alla testa è stata ottimizzata. Un piccolo dettaglio, che fa comunque risparmiare peso, sono le pedane che ora impiegano una struttura interna per eliminare il fango a 4 traversine (anziché 6).

La forcella Showa da 49 mm con molle in acciaio, completamente regolabile, è stata sviluppata sulla base dell’unità racing impiegata nel campionato giapponese.

Sul modello 2019 la forcella ha una nuova messa a punto relativamente a costante elastica delle molle, smorzamento idraulico in compressione e quantità complessiva dell’olio.

L’ammortizzatore Showa, completamente regolabile, ha ricevuto un trattamento “Super Finish” che ne ha migliorato l’azione della corsa. Il nuovo rapporto del leveraggio Pro-Link ammorbidisce leggermente la risposta nel momento della massima compressione.

Il nuovo manubrio Renthal Fatbar riduce il peso del sistema di sterzo ed ha una flessibilità tale da ridurre lo stress di guida. La piastra superiore presenta due posizioni per il supporto che permettono di spostare il manubrio in avanti e indietro di 26 mm. Ruotando il supporto di 180 gradi, il manubrio può essere spostato di altri 10 mm dalla posizione di base, offrendo quindi in totale quattro posizioni di guida. Il paracolpi centrale è di serie.

La nuova pinza freno anteriore ha i due pistoncini di diametro differenziato, 30 e 27 mm (rispetto alla precedente con 2 pistoncini da 27 mm), ciò la rende più leggera e riduce l’allungamento della corsa negli impieghi più gravosi, migliorando sensibilità e potenza frenante. Il disco anteriore wave è da 260 mm, quello posteriore è da 240 mm, con pinza a singolo pistoncino.

I leggeri cerchi DID in alluminio hanno raggi a montaggio diretto che riducono le masse non sospese e sulla CRF450R 2019 sono verniciati in un aggressivo nero. Le misure sono 21” x 1.6 all’anteriore e 19” x 2.15 al posteriore. Gli pneumatici di primo equipaggiamento sono i Dunlop MX3SF ed MX3S per terreni morbidi.

Confermato l’equipaggiamento con un leggerissimo serbatoio in titanio da 6,3 litri. Le morbide linee delle sovrastrutture aiutano il pilota a muoversi facilmente, mentre la stretta zona frontale e il parafango anteriore convogliano efficacemente l’aria verso il radiatore. Sul modello 2019 le griglie del radiatore sono state ridisegnate per far fluire più aria. La CRF450R è anche resistente e perfettamente rifinita, con resistenti grafiche stampate con la tecnica dell’inserimento della pellicola che coprono un’ampia zona ed hanno proprietà antigraffio.

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