HONDA CRF 450 RX 2022

HONDA CRF 450 RX 2022

11,390.00

HONDA CRF 450 RX 2022

Informazioni aggiuntive

Peso 120 kg

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MOTORE

Tipo Monocilindrico 4 tempi, raffreddato a liquido, con distribuzione monoalbero Unicam a 4 valvole
Cilindrata 449,7cc
Alesaggio x corsa 96.0 x 62.1mm
Rapporto di compressione 13,5 : 1

ALIMENTAZIONE

Tipo Tipo Iniezione elettronica PGM-FI con selezione delle mappature EMSB, controllo trazione HTSC e launch control.
Capacità serbatoio 7,3 litri

IMPIANTO ELETTRICO

Accensione Digitale CDI
Avviamento Elettrico

TRASMISSIONE

Frizione Multidisco in bagno d’olio a comando idraulico
Cambio 5 marce sempre in presa
Finale A catena

CICLISTICA

Telaio Doppio trave in alluminio di ottava generazione
Dimensions (L´W´H) 2.182 x 839 x 1.282 mm
Interasse 1.481 mm
Inclinazione cannotto di sterzo 27,1°
Avancorsa 114 mm
Altezza sella 965 mm
Altezza da terra 336 mm
Peso in Ordine di marcia ( si intende con tutti i liquidi e il pieno di benzina) 113.8 kg
Sospensione anteriore Anteriore Forcella rovesciata SHOWA con molle in acciaio completamente regolabile. Steli da 49mm, escursione 310mm
Sospensione posteriore Posteriore Ammortizzatore SHOWA completamente regolabile con sistema Honda pro-link

RUOTE

Cerchi anteriore Anteriore A raggi, cerchi e mozzo in alluminio
Cerchio posteriore Anteriore A raggi, cerchi e mozzo in alluminio
Pneumatico anteriore 90/90-21” Metzeler Six Days Extreme
Pneumatico posteriore 140/80-18” Metzeler Six Days Extreme

FRENI

Anteriore Disco wave da 260, pinza a due pistoncini
Posteriore Disco wave da 240 mm, pinza a singolo pistoncino

 

1 Introduzione

2 Panoramica del modello

3 Caratteristiche principali

4 Specifiche tecniche

 

 1 Introduzione

Per il 2017, Honda aveva introdotto un nuovo modello enduro pronto-gara nella sua gamma fuoristrada: la CRF450RX. Questo modello aveva preso come solida base il motore e il telaio della CRF450R 17YM. Si trattava della prima moto da cross 450 cc Honda completamente nuova dopo otto anni, con modifiche che includevano serbatoio carburante maggiorato, ruota posteriore da 18 pollici, mappatura PGM-FI dedicata e modifiche alle sospensioni.

La CRF450R era la piattaforma perfetta da cui partire, dando alla CRF450RX il puro DNA da competizione per affrontare qualsiasi prova di enduro e la giusta confidenza per affrontare ogni tipo di terreno, sfidando salite, passaggi stretti e complessi in velocità, con estrema facilità.

Anche lo sviluppo ha rispecchiato la CRF450R. La versione 19YM ha visto un notevole aumento della coppia e della potenza massima grazie a una testata sviluppata da HRC, oltre all’introduzione del launch control HRC, unito a un bilanciamento della rigidità ottimizzato per il telaio e il forcellone, una nuova pinza freno anteriore e il manubrio Renthal Fatbar regolabile in 4 posizioni. Come nel caso della “sorella” da motocross, nella versione 20YM è stato introdotto il sistema Honda Selectable Torque Control (HSTC).

La versione 21YM registra una notevole evoluzione della CRF450RX. Partendo dallo stesso punto della CRF450R 21YM (che è stata quasi completamente riprogettata da HRC). Il nuovo modello è un’arma da fuoristrada ancor più formidabile, mostruosamente veloce su pista e con un elevato livello di affidabilità e qualità di fabbricazione, una garanzia di sicurezza e facilità di manutenzione nel trascorrere degli anni.

Ora, per il 2022 la CRF 450RX Enduro viene ulteriormente ottimizzata grazie alle nuove impostazioni della centralina e al nuovo setting delle sospensioni Showa che migliora il bilanciamento tra anteriore e posteriore.

 

1 Panoramica del modello

Già dalla versione 21YM della CRF450RX si è registrata un’ampia gamma di miglioramenti all’insegna del concetto di sviluppo “the ultimate off-road weapon” ovvero la più potente arma da fuoristrada. Innanzitutto, pesa 2,3 kg in meno grazie al telaio e al telaietto posteriore, entrambi rivisitati. Il bilanciamento della rigidità del telaio e del forcellone, la geometria del telaio più ristretta, la maggiore distanza da terra e le modifiche alle sospensioni sono tutti elementi finalizzati a conseguire prestazioni ottimali in curva.

Anche il motore sfrutta il know-how di HRC, arrotondando la curva di coppia ai bassi e medi regimi. Il decompressore è stato riposizionato, il volume dell’air box è stato aumentato, il corpo farfallato è stato riprogettato e i condotti di scarico sono stati rimodellati. L’impianto di scarico è completamente nuovo e presenta ora un singolo silenziatore.

Una frizione con una nuova configurazione e con un inedito comando idraulico permette un’azione sulla leva ancora più leggera. Anche i nuovi componenti delle sovrastrutture sono più leggeri e sottili per offrire al pilota una maggiore libertà di movimento, mentre la sella è più piccola e più bassa nella parte posteriore. A completare questo aggiornamento sostanziale è infine una nuova veste grafica rossa e blu HRC.

Basandosi su questi solidi fondamenti del nuovo modello 21YM, la CRF450RX 2022 riceve un aggiornamento della ECU che potenzia ulteriormente il propulsore oltre ad una nuova taratura delle sospensioni Showa che ne aumentano le prestazioni di smorzamento.

 

3 Caratteristiche principali

3.1 Telaio

  • Sospensioni più rigide per un miglior bilanciamento generale
  • Sviluppo HRC per telaio, forcellone, bilanciamento della rigidità e geometria, combinati per un’eccezionale capacità di percorrenza in curva e facilità d’uso, giro dopo giro
  • Sovrastrutture compatte per maggior facilità di movimento del pilota

 

Per 22YM il telaio della CRF450RX Enduro è rimasto invariato, mentre cambiano le regolazioni interne di forcella e ammortizzatore. Lo scopo dell’evoluzione 22YM è quello di fornire un “maggior sostegno” – aumentando la forza di smorzamento della compressione nella prima parte della corsa su entrambe le sospensioni – ottimizzando l’equilibrio tra l’avantreno ed il retrotreno della motocicletta.

La forcella a molla elicoidale con steli rovesciati Showa AG2 da 49 mm, completamente regolabile, è stata sviluppata partendo dall’unità Showa ufficiale utilizzata dai team Honda impegnati nel campionato giapponese. Tra gli aggiornamenti sulla sospensione anteriore del modello 2021 la corsa è stata aumentata di 5 mm per raggiungere un’escursione totale di 310 mm e sono stati inoltre irrigiditi i piedini. Per il nuovo modello, il gruppo lamellare delle basse velocità è stato modificato per aumentare la rigidità sia in compressione che in estensione. Il volume dell’olio si riduce di 8cc per un volume complessivo di 380cc; sono 13 le posizioni di regolazione (anziché 14) per il ritorno, mentre rimangono 14 quelle della compressione.

Una nuova taratura completa per l’ammortizzatore Showa MKE AF2 offre più rigidità in compressione alle basse, medie e alte velocità. Ci sono ora 11 posizioni di regolazione del ritorno (dalle 10 del precedente modello), 7 per le alte e le basse velocità in compressione (al posto delle 9) e 2 giri e 1/3 per le alte velocità (al posto dei 2 giri e 1/6). Il precarico della molla va dai precedenti 6,1mm/305N agli attuali 6,5mm/325N. Il volume dell’olio incrementa di 1cc per raggiungere 422cc.

Il salto evolutivo del 21YM, mantenuto anche per il 22YM ha visto migliorare notevolmente le parti ciclistiche e l’ergonomia globale della nuova CRF. Grazie alle travi laterali più strette il telaio è stato alleggerito di 700 g e anche il telaietto riprogettato ha fatto risparmiare 320 g in meno, per un totale di 910 g. Anche il comportamento dinamico del telaio è stato rinnovato, con una rigidità torsionale invariata, ma una rigidità laterale ridotta del 20% per incrementare la velocità in curva, la trazione e la precisione dello sterzo. Le piastre della forcella sono state riviste per ottenere una maggiore flessibilità ai fini di incrementare la velocità di inserimento in curva e di conseguenza ottenere maggiore sensibilità. Il forcellone in alluminio, dotato di sistema Pro-Link, presenta un bilanciamento della rigidità ottimizzato per adattarsi al telaio.

La sella è più corta, più leggera e più bassa di 10 mm nella parte posteriore per offrire al pilota una maggiore libertà di movimento ed è molto più facile da rimuovere. Anche la manutenzione è ora più semplice grazie alla riduzione da 6 a 4, su ciascun lato, del numero di bulloni con testa da 8 mm per il fissaggio delle sovrastrutture.

Progettata utilizzando la fluidodinamica computazionale (CFD) ai fini di ottimizzare il flusso dell’aria ai radiatori, i convogliatori sono realizzati in un unico pezzo con un’ulteriore apertura nella parte inferiore. Anche le griglie del radiatore sono state ottimizzate in funzione del flusso d’aria. Il serbatoio carburante in plastica con una capacità di 7,3 litri è stato riprogettatoin Italia

Il manubrio Renthal Fatbar è montato di serie per garantire un controllo ottimale. La piastra forcella superiore presenta due posizioni per i supporti che permettono di spostare il manubrio in avanti e indietro di 26 mm. Ruotando i supporti di 180 gradi, il manubrio può essere spostato di altri 10 mm dalla posizione di base, offrendo quindi in totale quattro posizioni di guida.

La pinza freno anteriore ha i due pistoncini di diametro differenziato, 30 e 27 mm, ciò la rende leggera e, insieme al tubo freno a limitata espansione volumetrica, riduce l’allungamento della corsa negli impieghi più gravosi, garantendo sensibilità e potenza frenante. Il disco anteriore wave è da 260 mm, quello posteriore è da 240 mm, con pinza a singolo pistoncino.

I nuovi paramani dal peso di appena 222 g. proteggono il pilota dagli urti accidentali. Il cavalletto laterale in alluminio forgiato è ora più nascosto per ridurre al minimo le interferenze durante la guida. Il nuovo supporto in microfusione dell’elastico del cavalletto si inserisce perfettamente nell’ergonomia della moto.

La pinza freno anteriore ha i due pistoncini di diametro differenziato, 30 e 27 mm, ciò la rende leggera e, insieme al tubo freno a limitata espansione volumetrica, riduce l’allungamento della corsa negli impieghi più gravosi, garantendo sensibilità e potenza frenante. Il disco anteriore wave è da 260 mm, quello posteriore è da 240 mm, con pinza a singolo pistoncino.

I leggeri cerchi DID in alluminio con la finitura nera, danno un look ancor più aggressivo alla nuova CRF. Le misure dei cerchi sono 21” x 1.60 all’anteriore e 18” x 2.15 al posteriore. Nella versione 22MY, la ruota posteriore è più robusta e leggera e gli pneumatici Metzeler Six Days Extreme con specifiche da enduro sono montati di serie. Le misure di primo montaggio sono 90/90-21 sull’anteriore e 140/80-18 sul posteriore.

La mascherina portafaro a led si integra perfettamente con le linee filanti della CRF.

Il parafango posteriore racing con il supporto, non solo facilita l’applicazione della targa, ma rende il tutt’uno più resistente agli urti tipici di un utilizzo estremo.

Una nuova e accattivante veste grafica rossa e blu in stile HRC fa infine da complemento perfetto alle linee più incisive della CRF450RX 22YM.

 

3.2 Motore

 

  • Nuove mappature della centralina per un’erogazione più fluida della potenza
  • La frizione a comando idraulico dona una sensazione di costante leggerezza sulla leva
  • Il sistema di decompressione garantisce una migliore resistenza allo spegnimento

 

Il potente motore Unicam a quattro valvole da 449,7 cc della nuova CRF 450RX 22YM rimane invariato ad eccezione della mappatura ECU aggiornata, che favorisce ulteriormente il controllo (più lineare) dell’acceleratore, migliorando l’erogazione ottenuta dall’aumento di potenza ricevuto dal precedente modello.

Questi cambiamenti adottati sul modello 2021 sono stati determinanti per lo sviluppo del nuovo modello. Un aumento (fino a 0,6 kW) della potenza massima al di sopra di 5.000 giri/min è accompagnato da una coppia più forte ai bassi regimi, frutto di un aumento delle dimensioni dell’air box da 1,8 litri ai 4,1 litri sul lato “pulito”. L’inclinazione dell’iniettore è passata da 30° a 60° per far in modo che il flusso turbolento del carburante venga rispruzzato indietro fino al corpo farfallato al fine di migliorare l’efficienza dell’aspirazione, il raffreddamento ed incrementare notevolmente la sensibilità dell’acceleratore. Anche il sistema di decompressione è stato spostato dal lato destro dell’albero a camme al lato sinistro, garantendo un funzionamento più stabile ai bassi regimi e una maggiore resistenza allo spegnimento.

La modifica più significativa riguardava il condotto di scarico, la cui uscita, come nella CBR1000RR-R Fireblade, ha una forma ovale anziché rotonda al fine di ottenere una maggiore efficienza. Il collettore è inoltre posizionato 74 mm più vicino al centro della moto, migliorando così l’ergonomia di guida. Il silenziatore è invece dotato di due risonatori che riducono la rumorosità aumentando al contempo la potenza.

Un miglioramento ricavato direttamente dalla moto di Gajser è stato l’introduzione di una frizione a 8 dischi con comando idraulico che, oltre a migliorare il controllo e la sensibilità sulla leva, garantisce anche un gioco costante in condizioni di guida difficili. Lo slittamento è stato inoltre ridotto dell’85% alla potenza massima.

Anche alesaggio e corsa restano invariati a 96 mm x 62,1 mm con un rapporto di compressione di 13,5:1. Un sensore di posizione cambio permette l’uso di tre mappe di accensione specifiche per 1a e 2a, 3a e 4a, e 5a marcia.

Una solida affidabilità è sempre stata un fattore importante nel successo della CRF 450RX Enduro, la cui lubrificazione è gestita da una pompa di recupero con due ingranaggi di 12 mm e un getto d’olio del pistone a 5 fori.

 

3.3 Elettronica

  • Controllo di trazione HSTC (Honda Selectable Torque Control) con 3 modalità di guida, più OFF (spento)
  • Il sistema launch control HRC offre 3 opzioni di partenza
  • Il pulsante di selezione modalità motore (EMSB) dispone di 3 mappe per regolare l’erogazione della potenza
  • L’ HRC setting tool per personalizzare ulteriormente le modalità di guida “aggressive” e “smooth”

 

Il controllo di coppia HSTC che equipaggia la CRF 450RX Enduro 2022 lavora per minimizzare lo slittamento della ruota posteriore in accelerazione (che determina una perdita di spinta) e massimizzare quindi le doti di trazione della moto. Non sfrutta sensori di velocità delle ruote e mantiene una eccellente sensazione di controllo sul comando del gas. Il suo funzionamento avviene ritardando l’accensione e ottimizzando l’iniezione di carburante quando vengono rilevati cambi eccessivamente repentini nel regime di rotazione, incompatibili con la possibilità di una effettiva spinta in avanti.

 

Tre livelli, o modalità, possono essere scelti dal pilota in base alle necessità e condizioni del tracciato:

In Mode 1 il sistema interviene poco e solo dopo uno slittamento persistente, situazione tipica dell’uscita dalle curve lente, quando la ruota posteriore fatica a contenere l’esplosività dell’erogazione di potenza del motore nelle marce basse.

In Mode 3 il sistema interviene più spesso e con decisione, situazione che si determina sulle superfici più scivolose, come terreno sdrucciolevole o fango.

In Mode 2 l’intervento è intermedio tra le due situazioni più estreme di pista asciutta con buon grip e pista bagnata con fango.

Premendo per mezzo secondo il tasto HSTC si passa dal livello 1 al 2 e poi al 3, con un LED verde lampeggiante che fa da indicatore di conferma: un lampeggio per Mode 1, due lampeggi per Mode 2, tre lampeggi per Mode 3. Il sistema può anche essere disattivato. Ad ogni riavvio del motore il pilota ritrova l’ultima impostazione selezionata.

L’indicatore del launch control, la spia EFI, il pulsante di modalità EMSB e l’indicatore LED sono posizionati in un unico blocchetto sul lato sinistro del manubrio in cui è ora integrato anche il pulsante HSTC.

Tenendo premuto il pulsante HSTC per 0,5 secondi, il sistema passa alla modalità successiva, segnalata da un LED verde che, a conferma della selezione, lampeggia una volta quando in modalità 1, due volte quando in modalità 2 e tre volte quando in modalità 3.

Il sistema HSTC può essere anche disattivato completamente. All’accensione del motore, il sistema utilizza l’ultima impostazione selezionata.

 

HRC Launch Control offre al pilota la migliore opzione per uno scatto istantaneo da fermo. Consente di scegliere tra 3 modalità:

Livello 3: 8.250 giri/min, fondo fangoso / principiante;

Livello 2: 8.500 giri/min, fondo asciutto / amatore;

Livello 1: 9.500 giri/min, fondo asciutto / pilota esperto.

L’attivazione del Launch Control HRC è semplice: a motore acceso, premere il pulsante di avviamento; il LED lampeggia una volta per indicare la selezione del Livello 1; premendo nuovamente il pulsante di avviamento per almeno mezzo secondo il LED lampeggia due volte per indicare il Livello 2; ripetendo la procedura il LED lampeggia 3 volte a indicare che è stato selezionato il Livello 3.

Confermato anche il sistema di selezione mappe motore Honda EMSB (Engine Mode Select Button) che consente al pilota di adattare in modo istantaneo le caratteristiche di erogazione del motore alle condizioni del tracciato. A moto ferma, al regime di minimo, una semplice pressione del pulsante per poco meno di un secondo permette di selezionare la mappa motore in sequenza crescente. Premendo invece rapidamente il pulsante, il LED integrato segnala la mappa in uso con un numero corrispondente di lampeggi (1 lampeggio per modalità 1, ecc.). E ad ogni selezione di un’altra mappa, la nuova scelta è sempre confermata al pilota con il corrispondente numero di lampeggi.

 

La mappa 1 STANDARD utilizza la combinazione standard degli intervalli di accensione e iniezione per offrire un’erogazione bilanciata di potenza e coppia.

La mappa 2 SMOOTH è di natura più mite, offrendo una risposta dell’acceleratore facile da gestire, adatta ai fondi a bassa aderenza.

La mappa 3 AGGRESSIVE è la più sportiva, con una combinazione di potenza e coppia sempre reattiva e aggressiva.

Il LED di indicazione delle mappe motore è di colore blu.

L’HRC setting tool è in grado di offrire modalità di guida molto differenti: da una risposta dell’acceleratore più delicata per i piloti alle prime armi, a una modalità di guida aggressiva con una reazione dell’acceleratore e una risposta del motore ipersensibili per piloti professionisti.